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# RIPENSARE ITRI si può!

  • pd4270
  • 24 nov 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

IL NOSTRO IMPEGNO

CAMBIARE VERAMENTE ALL’INSEGNA:

- DELLA CHIAREZZA DI OBIETTIVI

- DI STRATEGIE COMUNI CONDIVISE

- DI UNA RINNOVATA ENERGIA CIVICA PER IL RILANCIO E L’INNOVAZIONE

METTIAMO IN CAMPO

- UN PROGRAMMA SERIO E PERSEGUIBILE

- UN PARTITO ORGANIZZATO E STRUTTURATO CHE SIA DI INDIRIZZO

E DI GUIDA A SUPPORTO DELL’AMMINISTRAZIONE

- IL CONFRONTO SU UN PROGETTO DI GOVERNO CHIARO E APERTO, CONTRO INDIVIDUALISMI E PROTAGONISMI DI COMODO

- L’IDEA DELLA POLITICA QUALE DIALOGO TRA IL PARTITO E LE FORZE SOCIALI ED ECONOMICHE

CON QUALI LOGICHE

Le esperienze recenti, che pur ci hanno visto parte di una maggioranza amministrativa, hanno sicuramente insegnato che l’interlocuzione politica con controparti prive di espressione partitica è di per sé limitativa, soprattutto in caso di loro prevalenza.

Mancando infatti l’indirizzo all’azione dei singoli, ogni programma ed ogni sforzo per attuarlo sono troppo spesso vittime di estemporaneità, di soggettività e di parcellizzazioni.

Detto questo, non è nostro costume precludere l’apporto di nessuno ed anzi ci rivolgiamo proprio a coloro che si fanno portatori di legittime istanze della società civile, partitiche e non, e non semplicemente di comitati elettorali.

Allo stesso tempo, però, dobbiamo affermare la nostra centralità e non abdicarla mai.

Ci attende quindi una lunga fase di verifiche serrate, che il Partito dovrà saper gestire secondo i temi, le azioni ed i principi che ci siamo dati.

GLI OBIETTIVI

VERSO LE PERSONE

Riconsiderare le politiche giovanili e sociali alla luce sia delle problematiche indotte dalla crisi economica, che dalla trasformazione/involuzione del tessuto sociale. Seppur con i noti limiti di bilancio, il Comune resta comunque il principale attore.

Solo in piano di lungo periodo, che sappia sviluppare strumenti di valorizzazione delle specificità locali e momenti di aggregazione potrà risultare efficace.

Ma la “missione” fondamentale che riteniamo debba guidare l’amministrazione del Paese resta per noi la capacità di saper cogliere le istanze a tutti i livelli, coniugarle con i fattori economici e sociali, e quindi tradurle in momenti operativi. E qui il materiale è tanto: dal lavoro alla cultura; dalle realtà associazionistiche al patrimonio storico ed archeologico; dall’assistenza ai soggetti più deboli all’avvio di un centro medico-sanitario integrato, etc.

VERSO LA CITTA’

Completare il processo di nuovo Piano Regolatore Generale, riprendendo quelle linee guida per le quali il Partito ha già a suo tempo condotto sia una analisi di valutazione urbanistica, che normativa. In quel contesto sono però rimasti indefiniti numerosi aspetti, tanto che la passata amministrazione non è più riuscita a concludere neppure una bozza di piano.

Nel mentre:

. assicurare gli interventi di arredo e di sistemazione del centro urbano e delle periferie, con obiettivo quello della sicurezza delle ns strade;

. avviare un piano di vigilanza del territorio, in coordinamento con le Forze dell’ordine;

. creare aree pedonali e barriere antitraffico;

. integrare il centro storico e le campagne con il resto del Paese, così da interromperne quell’isolamento e quella considerazione di estemporaneità aggravatisi negli ultimi anni;

. rendere funzionali i servizi alla mobilità, con il completamento ad esempio dell’area a parcheggio della stazione ferroviaria, i cui lavori sono ora sospesi.

VERSO LE ISTITUZIONI

. Avviare, all’insegna della trasparenza e del miglioramento dei servizi, un deciso progetto di riorganizzazione e di riqualificazione della struttura amministrativa comunale;

. affrontare così anche l’annosa questione della evasione fiscale e del censimento del patrimonio edilizio;

. creare uno sportello del cittadino ed integrare il sito internet con una sezione dedicata agli atti ed alla vita amministrativa;

. dare impulso all’offerta di turismo locale integrandolo in un circuito virtuoso nazionale;

. attivare allo stesso tempo le sinergie per la valorizzazione dei prodotti tipici itrani, dalla pastorizia all’olivicoltura.


 
 
 

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